I leghisti fanno quadrato con Salvini: se i treni sono in ritardo, la colpa sarebbe dei viaggiatori e non del ministro

Luca Bizzarri è stato costretto ad annullare uno spettacolo a Firenze perché è rimasto bloccato per oltre tre ore in treno a bordo di un treno. In un videomessaggio, ha qualche frecciatina al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
"Il capotreno mi ha appena detto che potrei non riuscire ad arrivare a fare lo spettacolo –ha dichiarato in un video pubblicato sui social- Sono le 7, sono su un treno tra Bologna e Firenze, che sono 40 minuti, ma siamo fermi. Io sarei già dovuto arrivare. Perché stasera devo essere in teatro alle 9. Mi dispiace, vi terrò informati. Nel caso non riuscissi a fare lo spettacolo citofonare ministero delle infrastrutture che evidentemente ha cose più interessanti a cui pensare".

Ma secondo l'elettore di destra, se i treni di Salvini registrano centinaia di minuti di ritardo ogni singolo giorno dell'anno nel disinteresse di chi ne dovrebbe essere responsabile, la colpa non sarebbe del ministro dei trasporti ma del cittadino che non parte con ore di anticipo:



In realtà, Bizzarri è partito alle 15.50 da Torino Porta Susa su un treno diretto a Napoli. Ma pur di diffamare, l'elettore leghista prende l'orario causato dai ritardi salviniani per incolpare i passaggieri.

Altri sostengono che quando si pagano centinaia di euro per un treno, si dovrebbero poi pagare ulteriori soldi ai tassisti per non creare disagio a Salvini, il quale ci fa una brutta figura a far arrivare tardi tutti i treni:



Forse non lo sanno, ma ad eccezione del cognato di Giorgia Maloni che può far fermare i treni dove vuole, i comuni mortali non possono scendere dai treni al di fuori delle stazioni. E forse loro useranno un suv inquinante anche per attraversare la casa, dato che paiono non sapere manco come funzionino i mezzi pubblici.
E forse è a questo che serve l'odio che loro fomentano contro chiunque non sia di destra. Perché è è in odio verso gli altri che loro godono nel vedere un Salvini che causa disagi ai cittadini che non lo votano.