Il giornale di Belpietro torna a molestare Imane Khelif


Mentre ci sono due guerre in corso e Trump vuole uccidere l'export europeo, la destra pensa ai genitali delle atlete olimpiche. In particolar modo, sono tornati a molestare Imane Khelif nel tentativo di coltivare l'intolleranza su cui loto campano.
Il pretesto sono dei presunti documenti, probabilmente falsi, che sono pubblicati da una nota estremista di destra. Ed il fatto che usino il condizionale fa pensare che persino loro sappiano molto bene che quella è spazzatura, ma la sola illazione è sufficiente a istigare un clima di intolleranza utile alla loro agenda:



Il linguaggio pruriginoso da loro usato supera ogni decenza, quasi come se parlare di peni o di vagine li facesse ridere come ragazzetti delle medie. E non meno indecente è il loro rilanciare le bufale sui cromosomi e sul testosterone che alimentarono durante il loro primo attacco.
La realtà è che Imane Khelif si è conquistata la sua medaglia, peraltro dopo essere stata battuta da tante altre donne. E tanto basta a rendere vergognosi i loro attacchi e e loro fantasie.

Nonostante il condizionale, il lettore medio di Belpietro sceglie la versione che più lo legittima all'odio:



In effetti sarebbe bello vedere Imane Khelif che prende a pugni il signor Christian, che forse avrà i testicoli ma perderebbe certamente contro una donna.
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