Il Secolo d'Italia attacca Imake Khelif, pur ammettendo che probabilmente l'accusa sia falsa

Se volessimo abbassarci al loro infimo livello di propaganda, potremmo sostenere che se il direttore de Il Secolo d'Italia fosse un pedofilo, Giorgia Meloni dovrebbe chiedere scusa alle bambine stuprate tra le lacrime. Se non lo fosse, si sarebbe comunque istillato un dubbio che causerebbe danno al soggetto.
Ed è quello che hanno fatto loro, usando documenti che ammettono siano probabilmente falsi per istigare gli omofobi contro l'atleta algerina che ha regolarmente battuto Angela Carini alle olimpiadi:

Mentre la loro Giorgia Meloni aumenta le accuse e il canone, la sua stampa parla di micropeni. E dicono che bisognerebbe chiedere scusa all'unica donna che si è ritirata al posto di affrontare la rivale. Così prendono il post di una nota hater, lo camuffano da "documento" e cercano di evitare denunce penali asserendo che loro non verificano le notizie che pubblicano, ma lo dicono lo stesso perché potrebbero contribuire ad alimentare l'odio degli omofobi.


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
Pillon cita una neonazista per tornare a impicciarsi delle mutandine di Imane Khelif
Blondet pubblica fake-news contro Imane Khelif
Gli hater tornano ad attaccare Imane Khelif pubblicando false fotografie create con l'AI
Putin premia Kremlev per le fake-news contro Imane Khelif: sarà il nuovo padrone del più grande concessionario russo
L'aggressione a Imane Khelif di Azzurra Barbuto
Gli hater di Imane Khelif si inventano pure la legge