La Supernova Fiumicino prenda posizione contro l'omofobia di Andrea Vani


Forse è tempo che la Supernova Fiumicino prenda posizione verso le continue esternazioni omofobe del loro Andrea Vani. Perché è vero che anvhe i giocatori avranno diritto ad una loro vita privata, ma una squadra non può restare in silenzio se un loro rappresentante esprimere pubblicamente insulti e offese contro un intero gruppo sociale mentre vompare sui giornali e ricopre un ruolo di personaggio pubblico legato al loro brand:



Fervente seguace del pastore evangelico Luigi Carollo, il signor Vani sostiene che i gay dovrebbero nascondersi per non dare fastidio a chi li irride come è soloto fare lui. E dato che ha una certa propensione per l'insulto gratuito, si diverte anche a dare delle "sfrante" o delle "pazzerelle" ai gay, cercando sempre di parlarne al femminile in modo da risultare gratuitamente offensivo.
Ama anche dedicare a Dio chi vuole "curare" i gay e si diverte ad esternare oscene fantasie sessuali su supposte che lui sostiene dovrebbero "inculare" chi non è eterosessuale.

Ai dirigenti della Supernova Fiumicino potremmo ricordare che simili atteggiamenti hanno spinto al suicidio tanti adolescenti. E ci auguriamo non vogliano essere complici di esempi che potrebbero istigare al bullismo dei minori che potrebbero essere spinti all'emulazione.
Quindi, a difesa dei minori, ci auguriamo che la squadra voglia censurare simili discorsi d'odio. Perché a noi può anche importare poco se Andrea Vani pare divertirsi a insultarci. Anzi, sapere che ha un contratto in essere ci fa sperare possa avere una disponibilità economica sufficiente a pagarci i danni nel momento in cui sporgeremo querela penale per diffamazione aggravata. Ma se il suo odio verso di noi si tramuta in un incitamento all'intolleranza verso interi gruppi sociali, la questione diventa molto più grave.
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