Per Belpietro, la discriminazione sessuale è motivo di vanto
Maurizio Belpietro pare orgoglioso delle schifezze che pubblica il suo osceno giornale. Perché mentre esalta chi va a prostitute dopo la messa e chi organizza festini a base di droga e sesso mercenario, cerca di diffamare i giudici che applicano la legge sfruttando l'odio omofobico che promuove.
Per lui, la discriminazione sessuale è motivo di vanto, tutto tronfio nel presentarsi come l'essere che calpesta la privacy delle persone per screditarle agli occhi di chi esulta quando un bambino affoga nel mediterraneo. Per lui essere gay è una colpa, non pensare sia giusto rendere organi i bambini sgraditi a Pillon è rato. Tutto deve mirare alla sistematica coltivazione di odio, come ia tempi del nazifascismo:
Belpietro non finì in carcere quando simulò un falso attentato spedendosi da solo die proiettili. Non finirà in carcere neppure per aver diffamato chi osa applicare la legge anziché aiutare la sua Giorgia Meloni e il suo Matteo Salvini a potersene fregare per profitto personale. Ma sinceramente, Belpietro pare una persona che rende l'Itali un posto peggiore e chi lo finanzia ne è complice.