Pillon benedice la deportazione di esseri umani mentre accusa di "complotto" i giudici che applicano la legge


Il leghista Simone Pillon si dice "cristiano", ma poi si esalta perché la sua Giorgia Meloni usa costose navi da guerra per sequestrare esseri umani. Si fice anche "per la famiglia", ma poi è strenuo supporter di quel tizio dalle due mogli che usava i soldi del partito per corrompere la giovanissima pornostar con cui tradiva la seconda moglie incinta.
Ed è in qualità di avvocato che vede complotti nei giudici che applicano la legge, perché se Salvini cerca di compiacer ei razzisti con leggi che violano il diritto internazionale, lui si arrabbia con chi osa pensare che Salvini non vada ritenuto al di sopra della legge.

Secondo Pillon, il fatto che Salvini e Meloni incoraggino cieco razzismo dovrebbe legittimarli a fregarsene della legge perché loro elettori (che con buona pace per Pillon, sono solo i loro elettori e non certamente gli italiani) sono stati spinti ad odiare i migranti. E così scrive:



Il vittimismo di Pillon a fronte delle incapacità del Governo nel scrivere leggi sa di tragicomico. Perché se la legge prevede che Giorgia Meloni non possa mandare a morire qualcuno solo perché i suoi elettori sono stati istigati ad odiare intere etnie, non è che insultando i giudici l'illegalità diventa lecita e accettabile. Ed è davvero mortificante per lui il volersi proporre come l'avvocato che finge di non sapere che la magistratura applica la leggi
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