Pillon si pregista l'omofobia di Trump


Il leghista Simone Pillon non si dice soddisfatto perché ha vinto il suo prediletto, che tanto lo ha eccitato promettendo omofobia diffusa e deportazioni di massa. Per lui è molto più importante pensare a quanto ci sarà rimasto male chi crede nei diritti umani, godendo perché il mondo è stato reso un posto peggiore per molti. D'altronde l'ideologia populista è questa: incapace di costruire, ma basata sul nutrirsi di odio.



Insomma, deportazioni e omofobia fanno venire il sorriso a Pillon. E lui dedica il male che arriverà a chi osa pensare che la vita dei migranti non valga meno della sua, pregustandosi le persecuzioni e le discriminazioni che ne seguiranno.

Non va meglio con il leghista Borghi, convinto che siano sa celebrare tutte le date che arrecano danno all'Europa:



Peccato che sarà interessante capir come quegli eventi saranno valutato tra vent'anni.
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