Salvini torna a sfottere chi non vuole cedere la nostra sovranità a Musk
Da quando Salvini ha iniziato a travestirsi da Trump, il suo atteggiamento ha iniziato ad essere ancora più strafottente del solito. E così, oggi sfotte chi osa difendere i confini dell'Italia dall'attacco di Musk alla nostra sovranità nazionale:
Ma Salvini è un ministro o un ragazzino di terza media? E perché la sua priorità è pensare al sonno di un miliardario extracomunitario anziché a quello dei milioni di pendolari che ormai non dormono da mesi pensando a quale ritardo registreranno i loro treni?
Pare inoltre inaccettabile che la sua unica strategia comunicativa sia la provocazione e l'insulto. La politica dovrebbe essere l'arte del confronto, non del bullismo applicato.
Intanto il leghista Claudio Borghi esulta perché il loro Trump sta nominando solo incompetenti che avranno il compito di fare quello che vuole lui e lo aiuteranno nei suoi piani di vendetta:
Più sono negazionisti, omofobi e razzisti e più paiono piacere ai leghisti. D'altronde il loro "capitano" parrebbe divertirsi un mondo a denigrare e a sfottere i giornalisti che gli fanno domande scomode:
Nel suo video, il ministro dei trasporti ha anche incluso i passaggi del suo intervento ad "Otto e mezzo" volti a sostenere che sarebbe da "anormali" non condividere il suo disprezzo verso i migranti:
Anche in quell'occasione, Salvini faceva leva sull'insulto e sull'offesa. In fondo la sua carriera politica è fondata su quei sentimenti sin da quando andava per moschee a dire che lui non si sentiva italiano perché disprezzava chiunque vivesse sotto al Po.
Il leghista ha tentato anche di sostenere che l'Egitto sia un Paese sicuro perché «ci vanno migliaia di turisti». A Lilli Gruber è toccato chiedergli: «Anche per Regeni era sicuro?»
Poi, da sedicente “sovranista”, ha difeso un multimiliardario sudafricano che si permette di augurare la cacciata dei giudici italiani perché «è libero di dire quello che pensa. E lo condivido sulla magistratura, che per me è di parte».
Si è inventato anche che lui rischierebbe sei anni di carcere «per aver difeso i confini». Anche in questo caso alla Gruber è toccato ricordargli che «l'accusa è di sequestro di persona».
Ha poi attaccato frontalmente i giudici, che «se sbagliano devono pagare». Ma non ha chiarito se vuole essere lui a decidere se starebbero sbagliando. Ha negato l'esistenza dei fascisti e raccontare la favola di Trump che porterà la pace in Ucraina e in Medio Oriente.
Ha definito un ex generale, appena sospeso dall'Esercito per le sue asserzioni razziste, sessiste e omofobe “un grande italiano” ed è riuscito persino a difendere i dazi di Trump, che lui sostiene aiuteranno un'Italia vittima di un'Europa brutta e cattiva.
Il 20 febbraio scorso, Salvini dichiarava: «sul caso Navalny non mi pronuncio, saranno i giudici russi a decidere. nessuno dovrebbe interferire sulle decisioni della magistratura di uno stato estero e sovrano».
Forse avrebbe dovuto specificare che Musk fa eccezione.