Trump si proclama vincitore: «Sono il 47° presidente»
A scrutini ancora aperti, Trump si è già proclamato presidente. Convinto sostenitore del razzismo, amante delle deportazione e nemico della comunità lgbt, fu autore di un attacco armato al Campidoglio. Ma, evidentemente, l'elettorato americano si è fatto ammaliare dai suoi eccessi e dai suoi discorsi d'odio.
Probabilmente l'Europa ne sarà vittima. Oltre ai dazi promessi, non è rassicurante che il suo interlocutore preferito sia l primo ministro ungherese Viktor Orbán, capofila degli euroscettici e fan di Vladimir Putin nel vecchio continente. Non a caso, festeggiano i Russi e i cinesi, che in lui vedono un utile alleato. Esulta Orban, che con lui condivide l'estremismo. Ed esulta Salvini, che sui social scrive: "Lotta all'immigrazione clandestina e taglio delle tasse, radici cristiane e ritorno alla pace, libertà di pensiero e no ai processi politici. Anche negli Usa vincono buonsenso, passione e futuro! Buon lavoro, Presidente Donald Trump".
Salvini non ha specificato se la prostituta assoldata da Trump sia parte delle "radici cristiane" o quale dovrebbe essere il "buonsenso" che vede nel razzismo di stato. Ed è indicativo tiri in ballo il suo processo, lasciando intendere che lui ritenga "processo politico" quello che lo vede imputato per sequestro di persona. D'altronde il suo Trump avrebbe certamente gradito atti contrari alla dignità e ai diritti umani dei migranti...